Ho letto sui media delle recenti proposte del Signor Del Tenno in merito ad un patto per il rilancio dello sfruttamento dei piccoli salti idrici (centraline) a favore dei privati onde creare un fondo contro la crisi.
Beh! Dopo la lettura i pensieri sono stati pochi, ma purtroppo chiari, almeno per me. Mi sono detto: "Ma guarda un po', c'è un'emergenza ed ecco che su questa, qualcuno, facendo finta di farci un favore, vuole ancora una volta speculare sul nostro territorio. Eccoli qui i vampiri che, mascherati da salvatori della Patria, cercano di convincerci che lavorano per noi." A volte Del Tenno non mi è parso poi così male come politico, ma se qualche credito ai miei occhi l'aveva, oggi è stato perso. A meno che non siano esatte le sue affermazioni così come riportate sui giornali.
Già alcuni mesi or sono avevo preso pacatamente posizione contro i sindacati o qualche sindacato (non ricordo chi fossero) che propugnavano la costruzione di altri capannoni per creare posti di lavoro contro la crisi. Avevo detto: " Bene! Che bello! E quando la crisi continuerà e avremo sprecato quel po' di territorio che ancora ci resta che faremo? E se anche questa crisi dovesse passare, che faremo alla prossima?"
E' evidente che proposte come quelle del sindacati o di Del Tenno hanno il fiato corto, sono realisticamente incredibili e, scusatemi tutti, suonano come una ennesima presa per i fondelli. Sono cose superate. Il fatto è che occorrono idee e le idee, quelle vere, non ci sono, o meglio, non fanno comodo all'ancora potente gruppo affaristico che, spesso in maniera obnubilata, influenza l'economia e politica.
Per fortuna ci sono persone di rigore e pacatezza, ma anche di grande buon senso, come Valter Bianchini, di cui stimo la misura e la capacità, che cercano di opporsi con forza, ma anche con ragionevolezza, a tanta insensatezza e superficialità di vedute che a mio avviso sono segno anche di uno scarso attaccamento al territorio nostro.
Per questo non posso fare altro che intervenire dando ragione e conforto, magari non voluti, a Bianchini e ricollegandomi alla sua proposta: Perché non facilitare queste opere, ovvero le centraline, per i comuni, per il bene pubblico? Pensate quanta IMU in meno e quanti soldi in più resterebbero sul territorio, alla faccia delle fandonie che ci hanno propinato fino ad oggi i partiti (di destra e di sinistra) che ci hanno governato e che fra l'altro, dopo tanto manifestare (leggi manifesti nelle vie) ci hanno lasciato una Superstrada 38 a quattro corsie che è molto simile a quelle del nostro Sud: iniziata ed incompiuta. E chissà per quanto ancora.