Rifugio non custodito - De Dosso Bruno [2119m]

Sorge in Val di Togno nella spianata dell'Alpe Painale.

Servizi
Acqua fredda
Presenza luce elettrica
Accesso: Arqino-termine strada di Val di Togno
Località di partenza: Arqino-termine strada di Val di Togno Quota di partenza: 1100 m circa Dislivello: 1000 m circa Tempo di percorrenza: 3 ore Difficoltà: Escursionisti[E]

Da Sondrio ad Arquino 450 m e poi proseguire a destra sulla strada, chiusa al traffico privato, della Val di Togno. Dal parcheggio, superato l'Antognasco su un ponte si sale al rifugio Val di Togno (permesso stradale c/o Comune di Spriana). Da qui una comoda mulattiera percorre il lato destro idrografico della valle. Con qualche breve salita entra nella porzione mediana della valle abbassandosi infine verso il greto del torrente presso le baite dell'Alpe Rogneda 1668 m. Poco dopo si lambisce l'Alpe Carbonera 1689 m e per un bel bosco di abeti e larici si sale al successivo pianoro dell'Alpe Guat 1816 m. Una nuova salita porta sul ciglio delle piane del Painale. Prendendo a destra e percorrendo una valletta si sbuca sui vasti pianori. Traversando lungamente i pianori (prestare attenzione alla traccia che tende a perdersi - radi bolli rossi) si giunge al rifugio che sorge a destra di un'altra baita.

Traversate

Al Rifugio Cristina 2287 m per il Passo degli Ometti o la B.tta di Acquanera (EE; 3 ore).

Al Rifugio non custodito Cederna-Maffina 2583 m per il Passo Forame (EE; 3 ore).
Dal rifugio conviene seguire una traccia che segue il dorso erboso alle sue spalle e si tiene un poco alto sopra il limitare dei grandi pianori erbosi del fondovalle. Superato un piccolo cordone di antichissima morena si riscende brevemente sul pianoro che muore contro l'anfiteatro terminale della valle. Tenendo un po' a destra si incontra la traccia che inizia ad inerpicarsi verso i pendii superiori. Visibili grossi ometti sul bordo del grande gradino glaciale che si trova verso i 2600 m; dall'ometto più meridionale si piega in diagonale verso E e, per terreno sempre più detritico e morena, si giunge al valico. Abbassarsi per sfasciumi e ghiaioni fin verso i 2400 m per poi piegare verso N andando ad immettersi nel sentiero che sale al rifugio da Val Forame e raggiungere lo spalto erboso dove sorge il già visibile rifugio Cederna-Maffina.

Ascensioni

Al Pizzo Scalino 3323 m per il versante di Val di Togno.
Dislivello: 1200 m circa. Tempo di salita: 4-5 ore. Difficoltà: F+; facile itinerario su sfasciumi e un canalino nevoso, poi per cresta di roccette rotte. Attrezzatura: corda, piccozza e ramponi.
Percorso
Dirigere verso Est-nord-est seguendo il percorso verso il Passo di Forame e, una volta giunti all'altezza del bordo superiore del gradino glaciale della valle (grandi ometti ben visibili verso sinistra), piegare verso Nord per raggiungere il punto di inserimento fra la cresta rocciosa che dal Passo del Forame porta verso il Pizzo Scalino e la piramide sommitale di questa vetta. Un facile ma ripido canale di neve, sfasciumi a tarda stagione, porta in cresta congiungendosi alla via normale che sale da Campagneda (rifugi Zoia e Cristina). Per la facile cresta si tocca la vetta.

Cartografia

CNS 1:50.000 «Monte Disgrazia» e «Brusio»; Carta Multigraphic «Pizzo Bernina-Monte Disgrazia» 1:50.000; Kompass 1:50.000 «Bernina-Sondrio»

Non sono presenti Escursioni attive.
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