Rifugio - Brasca Luigi [1304m]

Sorge in Val Codera presso l'Alpe Coeder. È punto tappa del Sentiero Roma e base di accesso alle salite dei versanti N di Ligoncio e Sfinge.

Servizi
Riscaldamento
Wc
Acqua fredda
Acqua calda
Presenza di docce
Presenza luce elettrica
Ristorante
Sconti associati CAI
Accesso: Novate Mezzola fraz. Mezzolpiano
Località di partenza: Novate Mezzola fraz. Mezzolpiano Quota di partenza: 316 m Dislivello: 1000 m Tempo di percorrenza: 3 ore/3 ore e 30 min. Difficoltà: Escursionisti[E]

Dopo il Trivio di Fuentes (Colico) lungo la SS 36 si raggiunge Novate Mezzola (km 10 c. da Fuentes). Poco oltre il piazzale della Stazione ferroviaria si imbocca sulla destra una carrozzabile che termina alla frazione di Mezzolpiano m 316 sita all'imbocco della Val Codera sulla sua destra orografica. Il sentiero inizia da qui (cartello ind. A6) e si arrampica a tornanti ben gradinati lungo il riarso versante meridionale del Monte Avedé poi con minore inclinazione, si addentra nella valle e giunge alla frazione di Avedé m 791 (ore1,15), posta su un piccolo ripiano prativo tra castagni, con bella veduta verso i laghi di Novate e Como. Da qui la mulattiera scende a zig-zag ad attraversare il grande vallone antistante il paese di Codera m 825 che si raggiunge con breve risalita (punto di ristoro). Si procede ormai quasi in piano e percorrendo il lungo e monotono fondovalle si lambisce una diga di presa giungendo poi all'Alpe Saline 1045 m. Oltrepassando i casolari di Stoppadura, sempre in piano, per prati e lariceti la mulattiera giunge a Bresciadega 1190 m da dove fra prati e boschi di abeti, in breve si arriva al rifugio.

Traversate

Al Rifugio Bresciadega 1214 m (E; 0,30 ore).
Al Bivacco Pedroni-Del Prà 2600 m (E; 3 ore).
Al Bivacco Valli Carlo 1900 m (E; 2 ore).
Al Rifugio Omio Antonio per il Passo Ligoncio 2575 m (E; 4 ore).
Dal rifugio seguire il sentiero del bivacco Bivacco Valli Carlo (segnaletica A9). Dal bivacco piegare a sinistra (N) portandosi sotto il tratto di cresta che collega la Punta della Sfinge caratterizzata dalla sua monolitica e impressionante parete N e lo spigolo NW del Pizzo dell'Oro meridionale. Il sentiero raggiunge la base dello sperone erboso che costituisce il prolungamento dello spigolo NW del Pizzo dell'Oro meridionale, lo aggira a sinistra costeggiandolo per poi raggiungerne il filo grazie ad un canale di sfasciumi (neve) che porta alla spalla ove ha inizio la parte rocciosa vera e propria dello spigolo. Per una cengia esposta si traversa salendo in diagonale verso destra raggiungendo la sella del valico. Da qui si scende dapprima in un ampio valloncello coperto di blocchi (neve) per poi raggiungere in breve i pascoli che, percorsi in direzione NW portano al rifugio.
Al Rifugio Gianetti Luigi per la Bocchetta della Sceroia (E; 4,30-5 ore). Dal Brasca proseguire brevemente sul sentiero di fondovalle e poco dopo presso le baite di Coeder, imboccare a dx. (segnalazione A10) il sentiero che sale ripido lungo un pendio boscoso. Usciti dal bosco si traversa per magro pascolo verso il centro della valle di Averta raggiungendo le baite dell'alpe omonima 1957 m. Seguendo le segnalazioni si prosegue verso NE, su terreno sempre più sassoso e, lasciata a dx. la deviazione per il Passo dell'Oro ed il Passo del Barbacan, si continua con monotona salita per imboccare infine il canalone franoso (neve ad inizio stagione) che porta all'intaglio della Bocchetta della Sceroia. Dall'intaglio, una breve e ripida discesa su balze di rocce ed erbe porta sul Sentiero Risari, già in Val Porcellizzo e per esso, verso sin. al rif. Gianetti 2534 m.

Ascensioni

n.n

Cartografia

CNS 1:50.000 «Monte Disgrazia» e «Roveredo»; Carta Multigraphic «Pizzo Bernina-Monte Disgrazia» 1:50.000; Kompass 1:50.000 «Chiavenna-Val Bregaglia»; IGM 1:25.000 «Villa di Chiavenna».

Non sono presenti Escursioni attive.
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