Dal rifugio si prosegue a piedi per la pista forestale che sale nel bosco. Giunti a una selletta la carrareccia si divide; prendendo il ramo di sinistra, in leggera discesa, si raggiunge la località Piano Pomo 1370 m. Il tracciato si mantiene in quota a costeggiare verso destra le pendici del Monte Stefano fino a una biforcazione 1424 m. Lasciata a destra la pista sterrata si prosegue per tracce di sentiero sentiero in direzione SW lungo la Valle di Zottafonda fino a un ampio valico 1730 m, dal quale una nuova pista forestale scende blandamente fino a Piano Battaglia, nella sua porzione più orientale.
Ascensioni
Pizzo Carbonara 1979 m (E; 3 ore).
Dal rifugio si prosegue a piedi per la pista forestale che sale nel bosco. Giunti a una selletta la carrareccia si divide; prendendo il ramo di destra, sotto il versante settentrionale del Cozzo Luminario, si raggiunge il rifugio Morici 1450 m. Da qui si prosegue verso W lungo alcuni pianori carsici fino al grande ricovero di pastori di Piano Catagiddebbe. Nella medesima direzione, risalita una valletta boscosa, si guadagna la dorsale spartiacque che si snoda verso il Pizzo Carbonara. La dorsale piega gradualmente verso SW e, con alcuni saliscendi tra i quali lo scavalcamento del Pizzo Palermo 1964, porta alla massima vetta delle Madonie.
Bibliografia
G. Maurici e R. Manfré Scuderi, Guida dei monti d'Italia, CAI-TCI, Milano 2001
Cartografia
IGM 1:25.000 "Pizzo Carbonara" e "San Mauro Castelverde"
IGM 1:50.000 "Castelbuono"
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