Rifugio - Grassi Alberto [1987m]

Sorge in una verde conca erbisa sul versante orientale del Passo di Camisolo.

Servizi
Riscaldamento
Wc
Acqua fredda
Acqua calda
Presenza di docce
Presenza luce elettrica
Ristorante
Accesso: a) Intorbio b) Barzio-Piani di Bobbio
Località di partenza: a) Intorbio b) Barzio-Piani di Bobbio Quota di partenza: a) 588 m b) 810 m Dislivello: a) 1400 m<br> b) 1177 m Tempo di percorrenza: a) 3 ore e 30 min. b) 2 ore e 30 min. Difficoltà: Escursionisti[E]

Dalla Via dei Ceppo, a Introbio, si và alla Cappella di Sant'Uberto, dove inizia il sentiero n° 40, poco dopo s'incrocia la sterrata che porta in Val Biandino. Lasciato sulla destra, il sentiero per il rif. Buzzoni (segnavia), la carrozzabile prosegue pianeggiante sul versante destro idrografico della valle, mentre il sentiero corre sulla sponda opposta fino al "monumento del partigiano". Qui si attraversa il torrente Troggia, e sul versante opposto si percorre un'antica mulattiera, reimmettendisi nella strada a quota 970 m circa. Poco dopo una grande fontana, "fonte S. Carlo" 1020 m, si incontra il Ponte dei Ladri che permette di ripassare sul versante opposto della valle e si prosegue sulla strada fino al rifugio Bocca di Biandino. Da qui si si imbocca il sentiero (segnavia n° 76) che lambiti i rifugi Tavecchia ed ex Pio X piega gradualmente verso ESE risalendo una costa boschiva per sbucare al Passo del Camisolo 2020 m c. da dove si scende bravemente fino al rifugio. b) Da Barzio, in Valsassina, si sale ai Piani di Bobbio mediante la funivia. Ora si deve imboccare il tracciato che lambisce la chiesetta dei Piani di Bobbio e dopo aver percorso un tratto della strada per Valtorta l'abbandona deviando a sinistra lungo il sentiero 89 che tenendosi sul versante orientale della cresta spartiacque porta al Passo del Grandazzo. Dal valico si sale ora a raggiungere il Passo del Toro per proseguire a mezza costa fino alla Bocchetta di Foppabona 1991 m, da dove con un nuovo tratto a mezza costa e qualche saliscendi si giunge al rifugio.

Traversate

Al Rifugio Santa Rita1988 m (E; 1,30 ore)
Al Rifugio Casera vecchia di Varrone 1675 m (E; 2,30 ore)
Al Rifugio Buzzoni Giuseppe 1590 m (E; 1,30 ore)
Al Rifugio Sora-Casari 1700 m (E; 3,30 ore)
Al Rifugio Lecco 1780 m (E; 3,30 ore)
Al Rifugio F.A.L.C. 2120 m (E; 3 ore)

Ascensioni

Al Pizzo dei Tre Signori 2553 m per la via del "caminetto"
Periodo consigliato: luglio - ottobre Dislivello: 566 m Difficoltà: EE/F Tempo di salita: 2 ore Prima ascensione: Lorenzo Paribelli, Michele Reina con la guida Giuseppe "Fulatt" Rigamonti il 21 aprile 1881.
Percorso:
Dal rifugio si segue il "Sentiero delle Orobie occidentali" che si attiene grosso modo al crestone che verso Est porta sulla vetta del Pizzo dei Tre Signori dopo aver formato la Cima di Camisolo. Oltrepassata questa vetta si giunge al Pian delle Parole, terrazzo erboso al cui margine orientale pare sorgesse un fortilizio celtico che ha dato il nome alla località:Castel Reino (in questo tratto si trova un antico cippo confinario del 1776 fra lo Stato di Milano e lo Stato Veneto. Poco dopo si giunge alla Bocchetta Alta 2235 m oltre la quale si mette piede sulla cresta Ovest del Pizzo dei Tre Signori. Lasciando a destra il "sentiero dei solivi" si procede direttamente con faticosa camminata raggiungendo le prime rocce. Con qualche tornante ed alcuni facili passaggi su roccia si giunge alla base di un profondo spacco roccioso detto il "caminetto". Si entra nel camino e lo si percorre facilmente uscendone a sinistra grazie ad una cenga che permette di raggiungere l'Anticima da dove si scende ad una selletta oltre la quale si è in vetta.

Cartografia

Kompass 1:50.000 n°105 "Lecco-Valbrembana"C.M. Valsassina-Valvarrone-Val d'Esino e Riviera -carta escursionistica 1:50.000 "Grigne-Resegone-Campelli-Tre Signori-Legnone"

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