località di partenza: Stafal (o Bettaforca, raggiungibile in seggiovia). - quota di partenza 1825 metri (2672 metri). - dislivellos: 1760 metri (913 metri).
tempo di percorrenza: 5 ore e 30 minuti (3 ore e 30 minuti). - difficoltà: Difficoltà mista [E/EE]
Da Stafal, frazione di Gressoney La Trinité, è possibile salire al Colle di Bettaforca 2672 m in seggiovia, oppure a piedi, seguendo la stradina che sale nei pressi della seggiovia (2 ore 30). Da qui si imbocca un sentiero piuttosto ampio che corre lungo il versante orientale della cresta spartiacque e che porta al passo della Bettolina 2905 m. Si prosegue così, tra distese detritiche e nevai, fino a oltrepassare la confluenza con il sentiero proveniente dal piano di Verra e a portarsi alla cresta (attrezzata con ringhiere e corde fisse in alcuni punti, critici se bagnati o innevati). Un ultimo ripido risalto porta al rifugio.
Traversate
Al Rifugio Gnifetti (3611 m) per il Naso del Lyskamm (PD; 4-5 ore).
Dal rifugio Q. Sella immettersi nel ghiacciaio Felik in direzione N e proseguire per 10 minuti circa, per poi dirigersi verso la base del Colle di Felik 3846 m, a NE. A questo punto si entra nel pianoro superiore del ghiacciaio del Lys e lo si attraversa in direzione E, prestando attenzione a lasciare alla propria destra una serie di crepacci. Affrontare poi il pendio SW della calotta del Naso, che è spesso di ghiaccio, e, muovendosi verso destra, raggiungere il versante E del Naso. Discendere poi fino alla base del pendio e dirigersi di nuovo a destra (E), verso la base del Balmenhorn 4050 m. Si prosegue quindi verso Sud, mantendosi sulla destra della Piramide Vincent, e si scende fino al rifugio Gnifetti. Il percorso si svolge per intero su ghiacciai.
Ascensioni
Castore (4221 m)Dislivello: 636 m; tempo: 3 ore; difficoltà: F. Prima ascensione: William Mathews e F.W.Jacomb con Michel Croz, 23 Agosto 1861.
Dal rifugio Q. Sella immettersi nel ghiacciaio di Felik in direzione N. Piegare poi a NE, mantenendosi a sinistra della Punta Perazzi 3906 m. Si giunge così, oltrepassato un ripido pendio, al Colle di Felik 4061 m e da qui si arriva in cima proseguendo lungo la cresta nevosa.
Bibliografia
Zappelli, Cosimo, Rifugi e bivacchi in Valle d'Aosta, Quart, Mesumeci, 1991;
Bo, Franco, Rifugi e bivacchi del Club Alpino Italiano, Ivrea, Priuli & Verlucca, 2002;
Gino Buscaini, Guida dei Monti d'Italia, Monte Rosa, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1991.
Cartografia
CNS, 1: 50.000, n. 294, Gressoney; Alp Monte Rosa, 1: 35.000, n. 3, Ingenia, Vivalda editori.
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